Robert Fulton Tanner - Edgar Lee Masters
Poesia Robert Fulton Tanner di Edgar Lee Masters
Se un uomo potesse mordere la mano gigan...
Robert Fulton Tanner (Edgar Lee Masters)
Se un uomo potesse mordere la mano gigante
che lo afferra e distrugge,
come io fui morso da un topo
mentre spiegavo il funzionamento della trappola patentata,
nel mio magazzino, quel giorno.
Ma un uomo non può mai vendicarsi
di quell’orco mostruoso che è la Vita.
Voi entrate nella stanza — vale a dire nascete;
e poi dovete vivere — rodervi l’anima.
Aha! L’esca che voi bramate è in vista:
una donna ricca che vorreste sposare,
prestigio, posizione, o potenza nel mondo.
Ma c’è da lavorare e da vincere ostacoli —
oh, sì! le bacchette che sbarrano l’esca.
Alla fine ci siete — ma si sente un passo:
l’orco, la Vita, è entrato
(stava aspettando e ha udito la molla scattare)
per guardarvi mordicchiare il formaggio stupendo,
e fissarvi coi suoi occhi ardenti,
e accigliarsi e ridere, beffarvi e ingiuriarvi,
mentre correte su e giù per la trappola.
Finché la vostra angoscia lo secca.