La Signora Benjamin Pantier - Edgar Lee Masters
Poesia La Signora Benjamin Pantier di Edgar Lee Masters
Io so ch’egli diceva che avevo accalappi...
La Signora Benjamin Pantier (Edgar Lee Masters)
Io so ch’egli diceva che avevo accalappiato la sua anima
con una rete che lo dissanguò.
E tutti gli uomini lo amavano,
e molte donne lo compiangevano.
Ma immaginate di essere una vera signora, e di aver gusti delicati,
e che l’odore del whiskey o delle cipolle vi nausei,
e il ritmo dell’Ode di Wordsworth vi rimormori all’orecchio,
mentre da mane a sera lui gironzola
ripetendo frammenti di quella comune sentenza:
“Oh, perché inorgoglirsi quando siamo mortali?”
E poi, immaginate:
siete una donna ben dotata,
e il solo uomo con cui la legge e la morale
vi permettono di aver rapporti coniugali
è proprio l’uomo che vi riempie di disgusto
ogni volta che ci pensate — e voi ci pensate
ogni volta che lo vedete!
E’ per questo che lo cacciai di casa
a vivere col cane in una sudicia stanza
nel retro del suo ufficio.